Unict appoggia le dichiarazioni di SAR Italia sull’Iran
L’Università di Catania si unisce alla sezione italiana di Scholars at Risk (SAR Italia) e alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) condividendo la preoccupazione della comunità accademica internazionale per le attuali violazioni dei diritti umani degli studenti e del personale delle università, degli istituti di istruzione superiore e delle scuole secondarie iraniane.
Le manifestazioni contro il regime sono iniziate dopo che Mahsa (Jhina) Amini, 22 anni, è stata arrestata dalla polizia morale iraniana per una presunta violazione delle leggi restrittive sull'hijab, ed è poi morta in stato di reclusione il 16 settembre. Gli iraniani di tutto il Paese sono scesi in piazza per esprimere la propria rabbia per la mancanza di diritti umani, con lo slogan “Donna, Vita, Libertà”. Migliaia di iraniani si sono uniti alle proteste pacifiche per dare voce a fondamentali richieste di riforme. È stato riferito che le forze di sicurezza hanno risposto aprendo il fuoco sui manifestanti disarmati, uccidendone dozzine e arrestandone altre centinaia in tutto il Paese.
Notizie correlate
Condanna per la violazione dei diritti umani espressa dalla Rete delle Università italiane per la Pace