Alla Scuola Superiore Unict la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo
Nuovo prestigioso appuntamento culturale alla Scuola Superiore di Catania. Lunedì 27 febbraio, alle 18,30, nell’aula magna di Villa San Saverio (via Valdisavoia 9), sarà ospite Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo.
«Il Parco archeologico del Colosseo – spiega il presidente della Scuola Superiore Daniele Malfitana - si identifica, in genere, con il grande anfiteatro Flavio, inaugurato nell’80 d. C. eretto come immagine del potere degli imperatori Vespasiano e Tito e nel corso della sua lunga vita fino ad oggi ha assunto significati e valori diversi che ne hanno fatto un documento storico e un’icona del mondo antico, ma anche una grande palestra su cui la comunità scientifica si è sempre soffermata. Il grande parco archeologico che lo contiene, un’area di circa settantasette ettari che racchiude anche complessi monumentali quali il Foro romano, il Palatino, l’Arco di Costantino e la Colonna Traiana, la Domus Aurea e gli Auditoria di Adriano, è diventato nel corso di quest’ultimo decennio il contesto ideale dove far incontrare discipline diverse: non solo umanistiche, dunque, non solo archeologia, ma fisica, matematica, ingegneria, architettura, economia, restauro. Insomma luogo ideale dove applicare e mettere alla prova le metodologie più disparate».
In questi anni l’attività del Parco è stata particolarmente intensa e, oltre all’avvio di una serie significativa di progetti di ricerca, si è caratterizzata, in primo luogo, per un monitoraggio con tecnologie innovative e una manutenzione programmata dei monumenti, congiuntamente ad interventi di particolare rilievo per la cura e valorizzazione dei giardini e delle aree verdi presenti sul Palatino. Analoga attenzione è stata dedicata a progetti finalizzati a rafforzare il rapporto del Parco con il suo pubblico. In questo senso: sono stati proposti percorsi di visita tematici; è stata offerta ai cittadini romani la possibilità di fidelizzarsi alle iniziative del Parco attraverso una membership card; sono state potenziate le offerte digitali sui social media, intese come esperienze altrettanto coinvolgenti e immersive. Tutto questo, con l’obiettivo di rendere l’istituzione museale sempre più uno spazio aperto di condivisione con le diverse tipologie di pubblico, con gli studiosi e, attraverso strategie condivise, con altri musei nazionali e internazionali.
Esso si configura, dunque, come un luogo unico e inconfrontabile per l’archeologia, la storia, la cultura nazionale e internazionale, in cui si alimenta una continua educazione alla memoria in relazione con l’intero sistema culturale di Roma e d’Italia. «Per queste ragioni – conclude Malfitana, che è anche direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Ateneo catanese – ho voluto invitare la direttrice Alfonsina Russo a Catania per raccontare ad allieve ed allievi della Scuola Superiore, una struttura formativa nella quale convivono esperienze, culture e discipline diverse, la sua affascinante esperienza di direzione di uno dei più intriganti complessi culturali del nostro Paese, tra i siti più visitati al mondo. La complessa storia del monumento, frequentato annualmente da oltre sette milioni di visitatori, tappa obbligata per chi mette piede a Roma, viene così restituita alla contemporaneità dando voce ad un caleidoscopio di competenze necessarie per la formazione delle giovani generazioni».
Dirigente Archeologo dal 2009, la direttrice Russo è stata in precedenza Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale. Ha curato progetti di ricerca e di valorizzazione territoriale in partnership con Università italiane e straniere e con Istituti Culturali stranieri in Italia, oltre che con Enti di ricerca italiani ed Enti locali (CNR, Regioni e Comuni).
La sua attività si è incentrata in particolare sulla valorizzazione e sulla creazione di reti museali, sugli allestimenti museali e sull’organizzazione di mostre in Italia e all’estero (Strasburgo- Ancien Douane e Parlamento Europeo, Lione, Montreal, Tunisi, Bucarest, Salonicco, Louvre-Lens, Bruxelles, Tokio) organizzate in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri per la promozione della cultura italiana a livello internazionale.
Questi progetti sono stati sviluppati avendo come elemento centrale di attenzione le nuove tecnologie di comunicazione multimediale e un continuo coinvolgimento del pubblico attraverso i social media.