Le Chiese di fronte alla mafia, al via l’edizione 23-24 dei seminari d’Ateneo in memoria di Giambattista Scidà
Figure come il beato don Pino Puglisi, apostolo del quartiere Brancaccio di Palermo, il promotore di Libera Luigi Ciotti, il missionario Alex Zanotelli, il vescovo di Acerra Antonio Riboldi e quello di Caserta Raffaele Nogaro, l’ex parroco di Forcella Luigi Merola e tantissimi altri tra prelati e semplici sacerdoti, ma anche pastori e rappresentanti di altre confessioni che si battono quotidianamente contro l’influenza e il condizionamento delle attività criminali e l’omertà, sono soltanto alcuni dei protagonisti della ferma risposta delle Chiese di fronte alla mafia.
Una risposta fatta di condanna morale e denuncia aperta, impegno sociale, in particolare con i giovani, per contrastare la povertà, la disuguaglianza e le cause che possono favorire la diffusione della mafia, difesa dei diritti umani, promozione della legalità, e anche di apostolato ispirato dall’intimazione alla conversione dei mafiosi, ‘gridata’ da Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento il 9 maggio 1993. Un ruolo, quello delle istituzioni religiose di fronte alla criminalità organizzata, che tuttavia è dipeso spesso dal contesto storico, culturale e geografico, e da altri fattori che ne hanno caratterizzato la complessità, ma che sicuramente riflette le sfide morali, sociali e culturali che molte comunità affrontano di fronte alla presenza di organizzazioni criminali.
Il tema delle chiese di fronte alla mafia sarà al centro del seminario che si terrà giovedì 18 gennaio alle 16 nell’Auditorium “De Carlo” del Monastero dei Benedettini (e online su MS Teams), che inaugura il nuovo ciclo di incontri in memoria del magistrato catanese Giambattista Scidà “Territorio, ambiente e mafie” dal titolo “Dall'analisi del fenomeno mafioso alla cittadinanza attiva”.
Organizzato dal dipartimento di Scienze umanistiche, in collaborazione con numerose associazioni e con i dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze politiche e sociali, Economia e Impresa e con l'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università Statale di Milano, il ciclo di incontri – coordinato dalla prof.ssa Rossana Barcellona con Antonio Fisichella - è aperto alla partecipazione di persone iscritte a tutti i corsi di studio istituiti all’Università di Catania e dà diritto a 3 cfu (altre attività formative). Le iscrizioni sono aperte inoltre ad associazioni, insegnanti di scuola di ogni ordine e grado, persone impegnate nel mondo del volontariato e comunque interessati alla tematica.
Al centro di questa edizione c'è il cammino di chi ogni giorno concretamente agisce sul territorio, nelle istituzioni, nei luoghi del sapere e della conoscenza, nel mondo del lavoro e dell’impresa per sconfiggere illegalità e mafie, costruendo e accrescendo un inestimabile patrimonio sociale di cultura e comportamenti antimafiosi. Il focus è dunque sulla costruzione di reti sociali e istituzionali che sappiano aggregare i cittadini su istanze fondamentali e costruire percorsi di inclusione e di cittadinanza attiva.
L'incontro inaugurale sarà coordinato dal direttore del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, Roberto Cellini e vedrà la partecipazione del rettore Francesco Priolo, dell'Arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, di Augusto Cavadi (docente di Storia della Filosofia e presidente della Casa dell’Equità e della Bellezza di Palermo), del pastore della Chiesa Valdese di Messina Francesco Sciotto e del prof. Antonio Fisichella (Comitato contro la dispersione scolastica).