TLC Spring Party – Sui Nebrodi un picnic con droni per ingegneri informatici e delle telecomunicazioni
Una giornata di festa all’aria aperta dedicata ai droni e alle telecomunicazioni nell’incantevole scenario del Parco dei Nebrodi, nell’area antistante il Rifugio Caserma Bracallà, messo a disposizione dall’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Troina. In programma attività didattiche, scientifiche e ludiche tutte incentrate sull’uso dei droni in progetti di ricerca finalizzati all’agricoltura di precisione ed al monitoraggio ambientale.
La giornata, culminata con un gustoso picnic, si è tenuta domenica 26 maggio su iniziativa del prof. Giovanni Schembra, docente di Telecomunicazioni del dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica, e della prof.ssa Rosaria Acquaviva, docente di Biologia farmaceutica del dipartimento di Scienza del Farmaco e della Salute e ha coinvolto complessivamente cinque docenti e una quarantina di studenti, con l’ausilio della guida naturalistica Carmelo Nicoloso, componente del Centro Studi Formazione Università dei Parchi.
La ‘Spring fest’ ha inteso rappresentare infatti la “festa di primavera” delle telecomunicazioni, oggi elemento chiave nella nostra vita, con un occhio di riguardo verso Catania. Grazie agli importanti finanziamenti per infrastrutture di reti e sistemi di telecomunicazioni, pari ad oltre 4 milioni di euro, ricevuti nell’ambito del progetto POR Sicilia S6, del progetto PNRR Restart e dei progetti europei Sunrise 6G e GreenDigit, il settore delle Telecomunicazioni etneo «si avvia infatti verso una luminosa primavera – ha assicurato il prof. Schembra - che potrà regalare agli studenti un laboratorio di telecomunicazioni all’avanguardia, il quale potrà fornire anche servizi di terza missione al territorio per la sperimentazione di applicazioni futuristiche basate su reti 5G e 6G, incentivando il loro interesse e la loro passione verso questa disciplina».
Dieci allievi di Ingegneria informatica, stimolati dalla possibilità di testare i sette droni messi a disposizione durante l’evento, hanno acquisito il patentino di volo A1/A3, che permetterà loro anche di far volare autonomamente droni in Europa nei prossimi anni. Nel corso della giornata, promossa a conclusione del triennio di Ingegneria informatica, sono stati svolti anche un esperimento di comunicazione ottica tra drone e una base di terra, eseguito per la prima volta al mondo e messo a punto dall’ing. Giovanni Benenati, radiomatore dell’Associazione Radioamatori Italiana in collaborazione con il prof. Francesco Beritelli del Dieei, e il riconoscimento automatico da drone in volo di alcuni asinelli presenti nella zona, grazie alle tecniche di intelligenza artificiale elaborate dai professori Schembra, Christian Grasso e Raoul Raftopoulos, dal dott. Caruso e dai tesisti Gabriele Florio ed Enricomaria Di Rosolini. L’IA è stata anche applicata al riconoscimento di alcune specie di piante endemiche e alla valutazione automatica del loro stato di salute, grazie agli studi congiunti dei gruppi di ricerca della prof.ssa Acquaviva e del prof. Schembra.