Università di Catania
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Unict e Fai insieme per valorizzare il patrimonio culturale

beni culturali italiani

L’Università di Catania ha siglato un accordo di collaborazione con il FAI – Fondo ambiente italiano" per la realizzazione di attività di ricerca, formazione e valorizzazione del patrimonio culturale, nonché programmi di tirocinio e stage destinati agli studenti. L'iniziativa si deve al corso di laurea magistrale in “Storia e cultura dei Paesi mediterranei” del Dipartimento di Scienze politiche e sociali.

La convenzione - di cui sono responsabili i docenti Pinella Di Gregorio, ordinario di Storia contemporanea e presidente del corso di studi, e Vincenzo Asero, ricercatore di Economia politica, entrambi docenti del Dspsp, e per il FAI, Maria Donata Licata, capo delegazione di Catania, Antonella Mandalà, delegato regionale FAI per scuola e università - si propone di estendere su scala nazionale i rapporti di partenariato già da tempo avviati dal corso di studio con la delegazione FAI di Catania.

«La sottoscrizione della convenzione arricchisce tutto l’Ateneo – dichiara Di Gregorio -, inaugurando una collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano, tra gli enti più attivi e impegnati nella fruizione del patrimonio culturale e museale in ambito nazionale e regionale». «Ritengo che la convenzione – sottolinea Licata - costituisca una straordinaria opportunità di crescita per il nostro territorio. La valorizzazione dei beni culturali è un tassello fondamentale per il rilancio economico e culturale del Mezzogiorno, che richiede la formazione di nuove professionalità in molteplici settori».

«Questa collaborazione - aggiunge Mandalà - condurrà a una crescita in termini di esperienza culturale e di opportunità per entrambe le istituzioni, oltre ad offrire l’occasione per favorire la divulgazione dei valori e della mission del FAI tra gli studenti dell’Ateneo». «L’accordo con questa importante istituzione nazionale, che da quasi 50 anni si preoccupa della tutela e valorizzazione patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano - commenta Asero - rappresenta una grande opportunità di ampliare le opportunità di studio e ricerca sui temi del turismo e della promozione dei beni culturali e del territorio, che costituiscono alcuni dei temi centrali del corso di laurea magistrale».

Ultima modifica: 
18/12/2020 - 12:20