Pausa natalizia 2024
Tutte le nostre sedi saranno chiuse da lunedì 23 a venerdì 27 dicembre. L'Ufficio di Protocollo generale garantirà il servizio lunedì 23 (ore 8-13).
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Anche l’Università di Catania, tramite l’Area della Terza missione, ha celebrato la giornata con una serie di iniziative rivolte principalmente agli studenti delle scuole secondarie.
Le iniziative dell’Università di Catania e le Arre naturali Protette
Le aree protette, hanno il compito di tutelare habitat unici oltre ad avere un forte legame con la presenza dell’acqua: alcune riserve naturali, come ad esempio il “Vallone di Piano della Corte” di Agira, sono attraversate da corsi d’acqua che mantengono ambienti dalle caratteristiche biologiche uniche.
Proprio la riserva naturale agirina, infatti, è attraversata dal torrente Brace, tra le colline dei Monti Erei. Un sito di particolare bellezza naturalistiche e paesaggistica che i ragazzi dell‘Istituto comprensivo “Giusti Sinopoli” di Agira, in questi giorni, hanno scoperto grazie al personale della Terza missione dell’Università di Catania per celebrare la Giornata dell’Acqua 2023.
Nel corso della visita gli studenti – guidati dal direttore della riserva naturale, Renzo Ientile, e dagli esperti Emilia Musumeci e Attilio Mamo - hanno potuto ammirare alberi secolari con una vegetazione igrofila, anfibi e una speciale avifauna che predilige luoghi boschivi.
A San Pietro Clarenza, invece, 350 studenti dell’Istituto comprensivo “Elio Vittorini” hanno aderito all’iniziativa sul tema “A.. come Acqua”, organizzata nell’ambito del progetto di educazione ambientale “ScuolAmbiente”, realizzato sempre dall’ateneo catanese per sensibilizzare i giovani e la comunità tutta sulla tutela del patrimonio naturali sul ruolo fondamentale che le aree naturali hanno nel mitigare il cambiamento climatico e ripristinare il ciclo delle stagioni.
A San Pietro Clarenza gli studenti hanno preso parte a una serie di incontri per riflettere insieme sui comportamenti e quanto hanno inciso sulle modifiche del ciclo dell’acqua con piogge torrenziali e prolungate siccità.
«I comportamenti errati rischiano di compromettere anche la nostra salute – spiega Emilia Musumeci -. Le risorse idriche spesso sono inquinate dalla plastica e da prodotti tossici diventando così veicolo di malattie e non solo. Rischiamo di perdere anche importanti risorse alimentari con conseguenze gravi per numerose popolazioni che saranno costrette nel prossimo futuro a migrare per mancanza di acqua».