Difesa dai rischi naturali e transizione ecologica del costruito
Caratteristiche
Accesso e iscrizione
Descrizione
L’analisi del rischio da eventi naturali ha come obiettivo primario una valutazione quantitativa degli eventi che consenta di effettuare previsioni ed elaborare strategie di mitigazione. L’efficacia di queste strategie deve essere valutata anche in termini di ottimizzazione del rapporto costi-benefici, tenendo in conto la concorrenza di molteplici effetti, non ultimi le ricadute sull’ambiente.
Il dottorato si propone di affrontare queste tematiche in un’ottica interdisciplinare con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative, compatibili con i paradigmi dell’economia circolare e della transizione ecologica. Agli allievi saranno proposte tematiche innovative con una prospettiva volta sia alla ricerca scientifica sia al trasferimento tecnologico dei prodotti della ricerca. I settori scientifici coinvolti appartengono prevalentemente, ma non esclusivamente, all’area 08 e 09 e all’area 04 scienze della terra.
I temi di prevalente interesse del dottorato sono:
- Rischio sismico
- Rischio idrogeologico
- Rischio vulcanico
- Rischio ambientale
- Rischi derivanti dai cambi climatici
- Difesa delle infrastrutture marittime e terrestri
- Difesa del patrimonio culturale dai rischi derivanti da eventi catastrofici naturali
- Materiali e processi sostenibili per le strutture e infrastrutture
In particolare il percorso di dottorato sarà strutturato affiancando allo studio dei caratteri specifici, caratteristici di singoli problemi legati ai rischi naturali ed alla transizione ecologica, una visione d’insieme non riduzionista degli effetti specifici sull’insieme dell’ambiente naturale ed antropico. Ricerche hanno mostrato che ridurre i rischi connessi ad un singolo fattore di pericolosità può produrre effetti contrari e indesiderati su altri fattori di pericolosità. Inoltre bisogna tenere conto che politiche ed interventi di protezione da un singolo fattore di pericolosità modificano assetti e configurazioni spaziali del territorio, generando potenziali impatti su altri fattori di rischio, per cui una visione d’insieme, oltre ad essere più efficace, può portare sostanziali benefici economici alla società.
L’apertura all’internazionalizzazione sarà garantita, oltre che dal diretto coinvolgimento di esperti esteri nella formazione, dagli accordi e collaborazioni esistenti fra le sedi consorziate e università estere.