ExPliCit
- l’Università Parthenope di Napoli (Italia)
- University of Sheffield (Regno Unito)
- la Universidad de Sevilla (Spagna)
- la Universidad de Vigo (Spagna)
- FederConsumatori di Catania (Italia)
- Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle piccole imprese della Campania (Italia)
- Academy of Business in Society (Belgio)
- Federación Andaluza de Electrodomésticos y Otros Equipamientos del Hogar (Spagna)
- Revertia Reusing and Recycling SL (Spagna)
Abstract
L'economia circolare (CE) rappresenta un nuovo paradigma in grado di spingere i confini dello sviluppo sostenibile, trasformando le relazioni tra i sistemi ecologici e le attività economiche. Questo nuovo paradigma mira a potenziare le interazioni tra economia, società e natura, sostituendo il modello economico lineare attuale con uno nuovo intenzionalmente rigenerativo.
Nonostante sia ampiamente riconosciuto che la transizione verso una CE potrebbe portare a futuri più sostenibili, manca una discussione approfondita su come un vero sistema economico circolare dovrebbe essere organizzato. La maggior parte della letteratura attuale sulla CE meramente presenta la transizione verso una CE come un processo semplice, neutrale e apolitico, implicitamente caratterizzato da una posizione tecno-ottimista ed eco-modernista.
In questo contesto, il progetto propone di aprire un dibattito per de-costruire le discussioni sempre più egemoniche sulla CE, prevalentemente basate su un approccio tecnocratico, e ricostruirlo incorporando dimensioni normative e politiche, esplorando una pluralità di futuri plausibili della CE, discutendone le implicazioni in termini di organizzazione delle reti di produzione e distribuzione e coinvolgendo un ampio gruppo di stakeholder. A tal proposito, il progetto contempla una pluralità di prospettive disciplinari per ideare future configurazioni circolari della catena di approvvigionamento, da implementate in specifici settori industriali.
Infine, il coinvolgimento di una vasta gamma di partners non accademici garantisce che il progetto ha la possibilità di realizzare un significativo trasferimento di conoscenza attraverso meccanismi di secondment.