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Natale 2021: gli auguri del rettore

etnaIl messaggio del rettore Francesco Priolo alla comunità universitaria:

Care e cari,

le notizie che leggiamo in questi giorni ci confermano purtroppo che non è affatto finita l’emergenza della pandemia e, nonostante la grande speranza che ci è stata regalata dai vaccini, dobbiamo andare incontro al nuovo anno facendo ricorso, ancora una volta, alla nostra temprata capacità di resistenza e alla smisurata voglia di ripartenza, tanto nella vita quotidiana che nell’impegno lavorativo, e guardando con rinnovata fiducia ai progressi della ricerca scientifica per trovare una risposta definitiva a questa catastrofe planetaria.

Colgo l’occasione di questo tradizionale messaggio di auguri per ribadire nuovamente la mia gratitudine a ciascun componente della grande comunità universitaria catanese per quanto è stato collettivamente realizzato durante quest’anno che sta per concludersi: un anno difficile, come dicevo, ma, per certi versi, davvero entusiasmante.

Ne abbiamo parlato diffusamente nel corso degli incontri che si sono finora tenuti nei dipartimenti e, più di recente, nel corso dell’ultima partecipata Assemblea d’Ateneo, che è stata l’occasione per presentare pubblicamente i traguardi raggiunti, sottolineando con adeguato orgoglio i punti di forza del più antico ateneo siciliano e rimarcando altresì in maniera opportunamente costruttiva quegli aspetti critici che rimangono sul tavolo e costituiscono l’oggetto delle prossime sfide.

E ne parleremo ancora, stavolta con una proiezione sull’immediato futuro, il 28 gennaio 2022, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2021/22 alla quale prenderanno parte il Ministro dell’Università e della Ricerca Cristina Messa e la Senatrice a vita Elena Cattaneo.

Innanzitutto è stato entusiasmante riuscire a conseguire l’obiettivo dell’accreditamento Anvur, con un giudizio  “Pienamente soddisfacente” e un punteggio – 6,59 - che ci colloca nello stesso range di alcune tra le più prestigiose università del Paese come Bologna, Pisa, Roma “La Sapienza”, Venezia “Ca’ Foscari”, Politecnico di Torino e Bocconi di Milano. Al di là di ogni possibile retorica, dobbiamo essere orgogliosi di questo traguardo, per il quale ci siamo preparati a lungo, lavorando insieme in maniera appassionata e responsabile per migliorare le performance e i processi relativi a tutte le missioni e le attività universitarie. Oggi il nostro dovere è dire che questo risultato non può e non deve costituire un punto di arrivo, bensì dev’essere lo stimolo per continuare a migliorarci ancora, attraverso un’azione che sia sempre ispirata alla condivisione, all’analisi e alla valutazione dei dati, alla definizione e al rispetto di regole fisse, chiare, per supportare tutte le nostre presenti e future scelte programmatiche che ribadiscano, tanto ai nostri occhi che a quelli delle istituzioni e della società, l’importanza e l’imprescindibilità della nostra missione di formatori, studiosi e ricercatori.

In quest’ottica, possiamo ricordare rapidamente anche i risultati conseguiti sul piano dei servizi agli studenti – trasporti, buoni libro, borse di merito -; il risanamento del bilancio e la riduzione della spesa per il personale, che ci consentirà di avviare nuove sessioni di reclutamento, attingendo a nuove risorse e dando il giusto riconoscimento a chi da anni svolge la propria missione con entusiasmo, passione ed efficacia riconosciuta; le iniziative per la riqualificazione degli edifici dell’ateneo e l’ammodernamento tecnologico di numerose aule: azioni, queste, il cui effetto combinato ci permette oggi di registrare la fiducia di migliaia di giovani siciliani che, in linea con gli straordinari risultati dello scorso anno sulle immatricolazioni, hanno scelto l’Università di Catania per costruire il proprio futuro. Questo dato ci soddisfa ma evidenzia al tempo stesso la responsabilità di continuare ad offrire una formazione e servizi di qualità per mantenere nel tempo questo aumento in modo costante.

E nel momento stesso in cui rivendichiamo con orgoglio il senso di identità e di appartenenza che ci contraddistinguono, desidero richiamare anche tutto ciò su cui l’Ateneo si è impegnato o si sta impegnando sul fronte della salute, dei diritti civili, della sostenibilità, dell’etica e della legalità, dei rapporti con le realtà industriali e imprenditoriali, dell’internazionalizzazione, della cultura e – scommettendo sull’innovazione – della didattica aumentata. Anche su questi fronti, l’Università si è dimostrata la più importante risorsa della nostra città, come puntualmente ribadisco in ogni occasione pubblica: possiamo affermarlo senza alcun dubbio e alcuna presunzione, perché soprattutto la pandemia ci ha dimostrato che soltanto con l’innovazione e la ricerca si possono superare le difficoltà della crisi, trovando soluzioni innovative ed efficaci per problemi inediti in tempi rapidissimi.

Un’ultima riflessione dobbiamo farla sulle opportunità assolutamente uniche costituite dal PNRR. Sarà uno dei terreni di impegno quotidiano a partire da domani. Alle università, ai centri di ricerca e alle aziende è chiesto di fare squadra per cogliere questo momento irripetibile, di fondamentale importanza per le future generazioni. Abbiamo le competenze e le tecnologie, occorre unire le risorse e definire gli obiettivi in maniera chiara e determinata, creare una rete sinergica con gli altri enti di ricerca, i distretti tecnologici, i parchi scientifici tecnologici e le imprese, per incentivare e valorizzare attività produttive che possano durare a lungo termine.

È un banco di prova per tutti noi, una scommessa che siamo obbligati a vincere. In particolare l'Ateneo di Catania sta lavorando intensamente alla costituzione di cordate utili alla partecipazione alle varie iniziative (centri nazionali, ecosistemi dell'innovazione, infrastrutture di ricerca e innovazione, partenariati estesi), istituendo tavoli di concertazione sulle diverse linee tematiche e identificando i referenti interni che faranno da tramite con gli omologhi degli altri atenei.

Il mio pensiero va adesso alle studentesse e agli studenti, componente fondamentale della nostra “famiglia” universitaria: mi spingo oltre, rivolgendomi anche a tutti coloro che stanno attualmente frequentando le scuole superiori e che nei prossimi anni saranno chiamati a scegliere dove e come proseguire i propri studi. L’Università di Catania è e sarà sempre la vostra casa. Saremo sempre pronti a darvi un concreto supporto per garantire il vostro diritto allo studio, per coronare i vostri sogni e proiettarvi "Ovunque da qui", per riconoscere e valorizzare l’impegno, il merito e il talento, perché i vostri risultati sono la gratificazione più grande per la nostra intera comunità.

A tutti voi e alle vostre famiglie auguro un nuovo anno improntato sulla fiducia e sulla partecipazione attiva alla vita della nostra Università.

Ringrazio infine tutte e tutti per la collaborazione e il sostegno ricevuti e auspico che per ciascuno di noi il 2022 possa donarci fiducia, serenità e quello slancio particolare che possa consentirci di affermare e consolidare il ruolo sempre più strategico che il nostro Ateneo può avere per la nostra terra e il nostro Paese.

Auguri di cuore

Francesco Priolo

Ultima modifica: 
23/12/2021 - 15:06